Famo er Pokerino

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Due anni di poker Bilancio trionfale!!!

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Grandi numeri dopo due stagioni di giocate on line: 4.6 miliardi puntati, 139 milioni di incasso per l'Erario. E' il migliore mercato del gioco via internet
di CLAUDIO ZECCHIN

Due anni di poker Bilancio trionfale
ROMA - Oltre 4,6 miliardi di euro puntati e 139 milioni di incassi per l'Erario. Due anni dopo la prima partita giocata on line, il settore del poker mette sul tavolo un bilancio che ha sorpreso un po' tutti, dai giocatori, agli stessi operatori, che si sono ritrovati per le mani il miglior mercato del gioco via internet. Uno sguardo a quanto accadeva oltreoceano e chi ha percepito in anticipo le potenzialità del gioco a 52 carte ne ha tratto grandi frutti. Il 2 settembre - si legge su Agicos - è il giorno della prima smazzata virtuale, con Gioco Digitale, seguito a brevissima distanza da Microgame, che è il primo operatore a offrire il poker a soldi veri. Ad ottobre dello stesso anno scende in campo Leonardo Service Provider, mentre il 4 novembre è la volta di Lottomatica. A novembre si unisce agli operatori di poker online Bwin, mentre Snai, Sisal, Cogetech ed Eurobet, tutti sotto la piattaforma Playtech, fanno il loro sbarco sul mercato nel periodo natalizio.

Il primo autunno e l'inverno sono stagioni generose e redditizie, tanto che le prime previsioni di mercato si rivelano sbagliate (400 milioni di euro all'anno), ma solo perché il volume di gioco ha subito prospettive nettamente superiori (1,6 miliardi effettivamente raccolti nei primi 12 mesi). Arrivano così nuovi grandi operatori. Pokerstars offre le proprie partite dalla fine del mese di febbraio, mentre bisogna aspettare maggio per l'avvio di PartyPoker. Nella seconda parte del 2009 scendono in campo anche Intralot e BetClic. L'anno si chiude
così con una raccolta di oltre due miliardi di euro e il 2010 conferma il trend precedente, con 100 milioni di tornei disputati.

Nei mesi di maggiore raccolta, soprattutto la stagione invernale, gli italiani giocano sul poker on line mediamente oltre 9 milioni di euro al giorno, cifra che scende a meno di 8 milioni in estate. E si cominciano anche a seguire con maggiore cura le abitudini degli utenti del nuovo mercato, con cifre che si allontanano dal pericolo gioco patologico. Secondo una ricerca condotta da Agicoscommesse la spesa è media di 6 euro a partita (che può durare anche più di un'ora) e i giorni preferiti per giocare sono quelli del week-end ed in particolare l'orario compreso tra le 19,00 e l'una di notte.

Ovviamente sono gli operatori ad essere partiti prima quelli che in questi due anni hanno incassato di più. In prima posizione troviamo Microgame che grazie al suo circuito ha raccolto tra settembre 2008 e luglio 2010 oltre 1,2 miliardi di euro. Sopra il miliardo anche la raccolta dell'accoppiata Gioco Digitale/Bwin. Da segnalare l'ottima performance di Pokerstars, più grande azienda mondiale di poker su internet, che nonostante abbia soltanto un anno e mezzo di raccolta, ha conquistato la terza posizione in questa speciale graduatoria. Se ci aggiungiamo la quota di Lottomatica, i quattro operatori insieme valgono oltre l'80% del mercato. Due anni di gioco, che hanno tolto grandi soddisfazioni ai protagonisti. Su tutti Fabrizio D'Aloia, presidente di Microgame. "E' cambiato molto soprattutto con l'acquisizione della consapevolezza che il poker è una realtà importante, mentre due anni fa era una mercato solo ipotizzato" - ha dichiarato ad Agicoscommesse - era un mercato in cui non tutti credevano, primo su tutti il Ministero delle Finanze che aveva ipotizzato una raccolta per il primo anno di soli 400 milioni (il settore ha raccolto nei primi 12 mesi di vita 1,6 miliardi di euro ndr).

Noi invece ci abbiamo puntato subito ed abbiamo lavorato molto sul poker ed oggi i risultati ci danno ragione. E' anche cambiato il modo di percepire le poker room che finalmente sono state sdoganate dal ghetto dell'azzardo e sono oggi inquadrate in un contesto di intrattenimento e divertimento. Il nostro contribuito in tal senso è quello di aver pensato e sviluppato la prima ed unica piattaforma di gioco completamente dedicata al mercato italiano, di averla disegnata su misura per il giocatore". E D'Aloia guarda avanti, cercando di capire come può migliorare il mercato. "Sarebbe importante far scendere la tassazione al 2% - spiega - come avviene ad esempio in Francia, in maniera tale da permettere agli operatori di avere nuove risorse da investire sulla promozione del prodotto. Eppoi c'è il non trascurabile problema della collusion. In questo caso è necessario un forte supporto di Aams che delinei delle linee guide per la gestione di queste problematiche".

Barbara Beltrami, country manager di PokerStars, invece punta forte sul cash game, la modalità di gioco non a torneo che porterebbe uno sviluppo esponenziale al settore. "Penso che il mercato ne abbia bisogno, soprattutto per avere un'offerta competitiva nei confronti delle piattaforme . com. Come ho sempre detto è una modalità di gioco da trattare con "cautela", da comunicare nel modo giusto per far si che tutti vi si avvicinino in modo responsabile, ma è indispensabile per poter garantire un'offerta di gioco completa".

(tratto da Repubblica.it)